Oggi il Consiglio Nazionale alla presenza del Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro. Ecco le determinazioni della Federazione guidata da Mauro Mongelli
Si sono conclusi in videoconferenza i lavori del Consiglio Nazionale della Faisa-Cisal dove, alla presenza del Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro e di tutti i Consiglieri Nazionali della Federazione, si è discusso delle problematiche del Trasporto pubblico locale, settore fortemente provato dalla emergenza sanitaria ed economica in atto.
Il Segretario Generale della Federazione, Mauro Mongelli, nel corso della sua relazione ha ricordato il ruolo che in questa emergenza hanno svolto e continuano a svolgere tutti gli operatori del trasporto, non sempre ricordati e gratificati sufficientemente nonostante il loro coinvolgimento diretto e mai interrotto in ogni fase della pandemia.
Inoltre – ha affermato – che conseguentemente alla pandemia e, quindi, a tutti gli interventi governativi finalizzati a contenerne il contagio, che hanno comportato una sostanziale riduzione della mobilità dei cittadini con una drastica contrazione del servizio offerto ed un quasi annullamento dei ricavi da tariffazione, le risorse finalizzate a gestire l’emergenza non sono sicuramente adeguate e risultano ancor più insufficienti nell’affrontare il medio lungo periodo.
È necessario che il settore, con il graduale allentamento delle misure sin ora adottate, torni ad essere attrattivo, con paradigmi diversi ed investimenti maggiori, in grado di offrire un servizio sicuro e di qualità. La mobilità avrà bisogno di nuovi equilibri ma anche di nuove risorse, trasformando l’attuale emergenza in un’occasione.
Il trasporto pubblico locale e ferroviario deve ritornare ad essere emblema di sicurezza, allontanando quindi ogni tipo di fuorviante percezione che lo considererebbe un facile mezzo di contagio, ma deve essere identificato come un luogo fisico sicuro e protetto anche dalle diffuse intemperanze ai danni di operatori ed utenti di cui sembra non interessare a nessuno, compresi i Ministeri competenti.
Proprio adesso bisogna garantire la maggiore protezione sociale possibile ad ogni singolo lavoratore, sia in termini occupazionali che di sostegno al reddito, senza consentire ad alcune aziende un uso distorto degli ammortizzatori sociali e facendo ripartire una stagione contrattuale tenuta strumentalmente ferma. Settembre sarà il mese in cui questo settore verrà realmente messo alla prova, una prova che non si potrà fallire; infatti l’eventuale incapacità del sistema di TPL di soddisfare l’esigenza di mobilità, derivante dalla completa ripresa delle attività produttive e scolastiche, determinerebbe una pesante caduta dell’intera economia nazionale; ci chiediamo oggi se l’Italia intera sia in grado di sopportarlo.
Il Consiglio Nazionale ha unanimemente condiviso la relazione e le prospettive indicate dal Segretario Generale Mauro Mongelli, ponendo il focus della sua attenzione sulla centralità del settore nella ripresa dell’economia italiana e su come la stessa tutela dei lavoratori sia indispensabile alla riuscita di tale obbiettivo.