Cisal Liguria, Andrea Gatto nuovo segretario regionale

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L’elezione nel corso del 6° Congresso regionale celebrato a Genova alla presenza del Segretario Generale, Francesco Cavallaro


Il Segretario Generale Francesco Cavallaro a Genova al 6° Congresso Regionale Cisal Liguria che ha eletto il nuovo segretario regionale nella persona di Andrea Gatto ed i componenti della nuova segreteria regionale Edgardo Fano, Paolo Diaspro, Andrea Parenti e Luca Foddai.

“Buon lavoro ad Andrea Gatto e alla nuova segreteria regionale che saprà senz’altro proseguire, rafforzandone l’azione, l’impegno quotidiano a tutela di lavoratori e pensionati in questa terra dove cresce l’occupazione ma non diminuisce la povertà, e questo perchè il lavoro si sviluppa spesso in comparti come servizi e turismo, tradizionalmente caratterizzati da contratti stagionali o comunque a bassa intensità di lavoro. Servono, allora, interventi di supporto alle retribuzioni, da perseguire innanzitutto attraverso un incremento dei livelli retributivi. Si deve inoltre evitare il fenomeno dei mancati rinnovi ancora troppo diffuso.

Al tempo stesso occorrono interventi normativi di supporto fiscale per coloro che subiscono il fenomeno della discontinuità lavorativa. Per la Liguria, inoltre, occorre un piano strategico che ne valorizzi la naturale vocazione di crocevia tra il mediterraneo e l’Europa continentale, attraverso investimenti infrastrutturali adeguati. Non dobbiamo mai dimenticare, infine, di mantenere alta l’allerta verso la sicurezza nei luoghi di lavoro, una spina nel fianco di tutti: si registrano ancora troppi incidenti, spesso anche mortali. Pure qui. Come sul lavoro povero anche sulla sicurezza la Cisal è impegnata sui tavoli di confronto con il Governo con le proprie proposte. Le discussioni con il Governo sono avviate e vi è certamente la comune volontà di adottare riforme per rendere migliore il Paese. Gli investimenti, ci sono, ma sarà importante spendere bene le risorse del Pnrr e degli altri strumenti per l’innovazione e la coesione disponibili. È una sfida che deve essere vinta altrimenti continueremo ad assistere a fenomeni quali spopolamento, emigrazione dei nostri giovani e rassegnarci ad un indice di natalità sempre più negativo”.

Sindacalista di lunga esperienza, in particolare nel settore dei trasporti, Andrea Gatto sarà affiancato nella nuova segreteria regionale da Edgardo Fano, Paolo Diaspro, Andrea Parenti e Luca Foddai. “L’impegno della nuova Segreteria Regionale, insieme al Consiglio Regionale, che rappresenta tutte le categorie di lavoratori e i pensionati – spiega Gatto – sarà quello di offrire sempre maggior tutela e servizi a lavoratori e pensionati, in questa regione, spesso considerata come il meridione d’Italia, dove abbondano problematiche legate a diverse crisi industriali, ai servizi sanitari, alla logistica e al sistema
portuale. Prima il crollo del Ponte Morandi e poi l’epidemia del Covid non hanno fatto che peggiorare questa situazione. Tuttavia, registriamo favorevolmente una lieve crescita dell’occupazione, anche se prevalentemente nel turismo e nei servizi. La Liguria è una regione molto anziana e non possiamo rassegnarci a fenomeni quali spopolamento del territorio ed emigrazione dei nostri migliori giovani. A Roma la Cisal, che è la più grande Confederazione autonoma italiana, è impegnata sui tutti i tavoli di confronto con il Governo, per affrontare le questioni legate all’istruzione e alla formazione, alla previdenza, alla sanità, al fisco, alla giustizia, alle infrastrutture e ai trasporti, alla reale digitalizzazione e alla sburocratizzazione della pubblica amministrazione, alla dichiarata volontà dell’Esecutivo di
privatizzare grandi aziende pubbliche, ad un sistema produttivo e della mobilità più sostenibili
sotto il profilo ambientale, al divario regionale e di genere, nonché, ultimo ma non per
importanza, agli interventi necessari ad incrementare le retribuzioni dei lavoratori e dei
pensionati, anche eliminando il fenomeno dei mancati o troppo ritardati rinnovi dei contratti
collettivi di lavoro, causati dalle resistenze delle controparti, che, di fatto, a fronte di una ancor
presente inflazione, vanificano i già insufficienti aumenti delle retribuzioni”.