La segreteria calabrese della Confederazione ribadisce la necessità di aprire un immediato tavolo di confronto con il Ministero del Lavoro
«In relazione alla convocazione indetta dall’Assessore Orsomarso per affrontare la “Delicata” vicenda dei Tirocinanti in Calabria, come O.S., non possiamo che esprimere grande preoccupazione per il silenzio calato sulla delicata vicenda della platea dei Tirocinanti Calabresi da parte del Governo. Quanto sta accadendo in Calabria non può e non deve restare a carico della sola Regione, le competenze in materia di tirocini ricadono, infatti, nella “Conferenza Stato-Regioni”. Occorre, quindi, mettersi tutti attorno ad un tavolo a livello Ministeriale e affrontare con senso di responsabilità il grave nocumento creato a causa del “Decreto Poletti” che ha tolto risorse importanti per la sopravvivenza di diverse famiglie calabresi imponendo il blocco delle “politiche passive”».
Un autentico calvario. «Dal 2016 in avanti è stato un autentico calvario di “tirocini” che hanno visto coinvolti diverse migliaia di lavoratori (ex percettori) ben integrati negli uffici ministeriali, alcuni dei quali con pregresse esperienze analoghe finanziate direttamente dal Ministero e inserite, in virtù del punteggio accumulato, nei percorsi formativi finanziati dalla Regione con la rimodulazione dei Fondi PAC. Altri percettori, provenienti dallo stesso provvedimento del Governo dell’epoca che ha tolto quasi 18 mesi di sostegno al reddito si trovano, dopo una proficua esperienza nei Tirocini “extra-curriculari” coinvolti nel percorso dei “Tis” a carico degli Enti Locali con tutte le difficoltà che comporta la gestione del rapporto che spesso genera un equivoco legato alla quasi “subordinazione”. Per tale ragione, sollecitiamo l’attenzione della deputazione calabrese per aprire un confronto serio e costruttivo a livello centrale con il Ministero del Lavoro, affinché si possa prevedere un adeguato e ragionevole punteggio per il reclutamento nella P.A. nel momento in cui un’intera generazione fuoriesce dagli apparati amministrativi lasciando una carenza di servizi difficilmente colmabile».
Bando e punteggi. «Non riusciamo francamente a comprendere quale logica abbia guidato il Ministero della Giustizia nella fase di redazione del Bando di 1000 unità a tempo determinato per 24 mesi per personale di area funzionale II°-“Operatore Giudiziario” pubblicato in G.U. N. 72 del 15/09/2020, dove, all’art. 5, relativo alla “Valutazione dei Titoli e Ammissione a Colloquio” ai Tirocini effettuati con fondi finanziati a livello Ministeriale viene assegnato un punteggio, mentre ai Tirocini diversi dai finanziamenti Ministeriali, quindi i tirocini finanziati per le medesime finalità dalle Regioni con accordi stipulati con gli uffici appartenenti allo stesso Ministero, è stato assegnato un punteggio inferiore. Ma non hanno lavorato al fianco dei Tirocinanti finanziati dal Ministero?»
Enti locali. «Per quanto attiene agli Enti Locali, come Cisal riteniamo fondamentale che ci sia una presenza al tavolo ministeriale da parte dell’ANCI affinché si possa conoscere la possibilità in termini di Risorse Economiche e Dotazioni Organiche sulla base della più volte dichiarata disponibilità a testimoniare la positiva esperienza maturata da questi Tirocinanti all’interno dei Percorsi “extra-Curriculari” ora proseguiti con i “Tis”».
Situazione insostenibile. «Non ci si può girare dall’altro lato o far finta che in Calabria tutto procede per bene perché se non si accelera convocando da subito il tavolo di confronto richiesto, le famiglie che si reggono con questo misero e iniquo “sussidio” non avranno nessuna forma di sostentamento.