Scuola, Anief firma il contratto integrativo sulla didattica digitale integrata

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Pacifico: “Le nuove regole del DPCM hanno impresso un’accelerazione alla firma di un testo nel rispetto del contratto”


“Anziché una norma rigida, il contratto integrativo ha lasciato a ogni scuola la possibilità di muoversi, entro i limiti delineati da Linee guida e dal contratto, come più riterrà opportuno il Collegio docenti, di cui si ribadisce il ruolo di assoluta centralità nell’ambito delle scelte didattiche da adottare”. Così all’Ansa Marcello Pacifico, leader di Anief e segretario confederale Cisal, che ha firmato il contratto integrativo sulla didattica digitale integrata. “Analogo ragionamento vale anche in ordine alla necessità di prevedere pause adeguate per i docenti impegnati nella DDI. Ogni scuola potrà operare in autonomia, ad esempio riducendo l’unità oraria di 5 o 10 minuti oppure disponendo una pausa di almeno un’ora ogni due di lezioni consecutive nello stesso giorno. Stessa cosa riguardo all’eventuale indicazione del numero massimo di ore che ogni docente deve svolgere giornalmente in DDI, che Anief ritiene non debba superare le tre ore al giorno”, prosegue Pacifico. “Come ogni contratto, anche questo può essere migliorato ma le nuove regole del DPCM hanno impresso un’accelerazione alla firma di un testo che riporta la gestione della DDI nella competenza degli organi collegiali e al rispetto del contratto, inclusi i permessi per la partecipazione alle assemblee sindacali”, conclude Pacifico. Il testo può entrare in vigore se firmato dal 51% dei sindacati della scuola.