Poste, Failp Cisal: sottoscritta intesa su politiche attive

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Definito un mix di leve di sviluppo rispondenti alle tante aspettative dei lavoratori e, nel contempo, finalizzate per meglio supportare gli asset strategici dell’Azienda 


Sottoscritta l’intesa in materia di Politiche Attive in Poste Italiane riferite all’anno in corso. A comunicarlo la Failp Cisal che in una nota congiunta con gli altri sindacati di categoria spiega: “Nonostante la grave crisi epidemiologica che ha pesantemente e gravemente inciso sull’intero tessuto industriale e produttivo del Paese, siamo riusciti a definire un mix di leve di sviluppo rispondenti alle tante aspettative dei Lavoratori e, nel contempo, finalizzate per meglio supportare gli asset strategici dell’Azienda Postale nel proprio mercato di riferimento. L’accordo consentirà la realizzazione di 1.700 stabilizzazioni (di cui 200 destinate ai Centri di Rete), 592 assunzioni di Osp e 650 specialisti finanziari, 755 sportellizzazioni, 1.440 trasformazioni part time-full time. Completano il quadro le 920 disponibilità in termini di mobilità su entrambe le Divisioni. Inserito un correttivo importante sul meccanismo di ripartizione al 50% sulle conversioni e 50% sulla mobilità, che prevede, nelle province in cui si evidenzi l’impossibilità di attivazione completa di una leva, il trascinamento, di default, dell’equivalente disponibilità sulla restante leva; quanto innanzi al fine di massimizzare i risultati ed evitare inopportune dispersioni di azioni. Coinvolte attivamente nella dinamica, per la prima volta, le strutture della Digital Tecnology Operations (ex COO), a conferma delle attenzioni rivolte su un settore strategico, a forte spinta tecnologica e dalle enormi potenzialità. Concordato, per fine anno, un incontro di verifica sull’intero processo, con eventuale possibilità di ulteriori implementazioni, qualora se ne ravvisasse la necessità, per il tramite di una manovra straordinaria, al pari di quanto realizzato nel 2019. Con l’intesa odierna si chiude il periodo di vigenza dell’accordo madre, condiviso nel giugno del 2018. Conclusa un’esperienza importante, da cui sono emersi rilevanti spunti sulla necessità di affinare e perfezionare l’impianto in essere, per renderlo più funzionale e coerente con le evoluzioni di contesto che avanzano con ritmi sempre più dinamici. Il successivo accordo, quello valevole per il prossimo triennio 2021-2023, dovrà necessariamente giovarsi delle risultanze del prezioso lavoro sin qui svolto ed incanalarsi nel consueto solco di un sistema di relazioni industriali sinergico e partecipato, rivelatosi nel tempo autentico fattore di successo per i destini aziendali e per la salvaguardia dei relativi assetti occupazionali”.