Marittimi, il 15 dicembre Federmar Cisal in piazza contro il decreto sulla certificazione professionale

Notizie dalle Federazioni

“Nel corso dei lavori di recepimento della direttiva europea (UE) 2019/1159 avevamo segnalato al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili che lo schema di decreto legislativo, per come formulato, avrebbe impedito al personale marittimo di mantenere il posto di lavoro e reso impossibile alle imprese di navigazione operanti nel settore del trasporto costiero di persone formare gli equipaggi, con conseguente fermo della flotta. Di fronte al silenzio del Ministero avevamo segnalato la questione alle Commissioni parlamentari chiamate a dare il parere sul provvedimento documentando come altri Paesi membri abbiano, a differenza dell’Italia, efficacemente tutelato il settore del personale marittimo. Ritenendo fondate le criticità che avevamo segnalato rispetto all’articolo 2 dello schema di provvedimento, l’ 8^ Commissione al Senato in sede di espressione del parere reso nella seduta del 6 ottobre 2021 aveva formalmente invitato il Governo a convocare le rappresentanze delle parti interessate, proprio ai fini della revisione e riformulazione dell’articolo 2 dello schema di provvedimento. Ebbene, a fronte di tutto ciò – denunciano il segretario confederale della Cisal, Alessandro Pico, che segue la questione e la Segreteria Nazionale della Federmar – abbiamo appreso il 4 novembre che lo stesso giorno il Ministero ha portato lo schema di decreto legislativo in Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione, senza convocare preventivamente le associazioni Armatoriali e le rappresentanze sindacali come da invito proveniente dalla 8^ Commissione del Senato e nonostante avessimo chiesto con nota del 7 ottobre 2021 la convocazione di apposito tavolo al Ministero. Far passare un provvedimento sotto silenzio disattendendo l’invito dell’ 8^ Commissione del Senato – sottolineano – è un fatto molto grave e inquietante, tanto più quando sono a rischio i posti di lavoro come in questo caso. Siamo a dir poco sconcertati dal silenzio del Ministro Giovannini, rimasto sordo alle nostre reiterate richieste di incontro. Con la manifestazione sindacale del prossimo 15 dicembre, dalle ore 10 alle ore 13:00, ribadiamo la ferma contrarietà al Decreto e chiediamo al Ministro Giovannini la convocazione immediata di un tavolo per la sua modifica urgente”.