L’azione a seguito della risposta dell’Ufficio Relazioni Sindacali. Ecco le precisazioni del segretario generale Barone
La Federdistat e F.C. Cisal Vigili del Fuoco ha proclamato lo stato di agitazione in riferimento – si legge in una nota scritta dal Segretario Generale Antonio Barone – “alla nota inviata alla nostra O.S. in risposta alla nota Federdistat n.80/2020 del 2 novembre u.s. con la quale codesta O.S. ritiene compromesse le corrette relazioni sindacali a causa della mancata convocazione all’incontro di sede del 2 novembre u.s., tenutosi presso la Direzione Centrale per la Formazione a seguito dei comportamenti posti in essere dal Direttore Centrale tesi a limitare le prerogative sindacali di cui alle norme contrattuali vigenti. Al riguardo – spiega Barone – l’Ufficio Relazioni Sindacali del Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha rilevato corretto l’operato della predetta Direzione Centrale perché ha applicato gli istituti partecipativi previsti in materia di formazione per le OO.SS. rappresentative ovvero firmatarie del personale non direttivo e non dirigente del C.N.VV.F. Ci risulta tuttavia – continua – che tra i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di sede invitate all’incontro in questione non tutte hanno questi requisiti cioè rappresentative ovvero firmatarie del personale non direttivo e non dirigente. La Federdistat e F.C. – CISAL, per il periodo 2019-2021 è rappresentativa come da Decreto del Ministro della Funzione pubblica e sta già partecipando alla fase contrattuale, pertanto vorrebbe fornire ulteriori precisazioni che scaturiscono da fonti giuridiche consolidate. La legittimazione ad agire di Sindacati parzialmente non rappresentativi sul piano Nazionale aderenti a Federazioni o Confederazioni deve intendersi come diffusione sul territorio Nazionale. Dovendosi ritenere a tal fine determinato lo svolgimento di effettiva azione Sindacale, non su tutto, ma su parte del territorio Nazionale. Ne consegue – chiarisce Barone – che la stipula di un contratto collettivo nazionale nonostante l’indubbia rilevanza sintomatica della rappresentatività, che ne discende non costituisce l’unico elemento significato, è lo svolgimento di effettiva attività sindacale può essere ravvisato solo nella stipulazione di un CCNL o CCNI esteso all’intero ambito nazionale cass. 9/6/2014 n 128885, pres.miani.canevari amendola in lav. nella Giur 2014,922. Giova inoltre rammentare, che le OO.SS. non rappresentative hanno diritto di informazione: circolare 55/RS/557/RS/01/3/1 del 24 Novembre 2014-risposta a quesiti posti al l’Amministrazione sul diritto di informazione funzionale alla necessità di esercitare le funzioni primarie che spettano a qualsiasi Sindacato per la tutela dei diritti dei propri iscritti che esso sia rappresentativo o meno soprattutto in questo momento di necessaria informazione per emergenza CORONAVIRUS. La sentenza del Consiglio di Stato n.4580 del 9 Settembre 2014 nella quale ha riconosciuto il diritto funzionale alla necessità di esercitare le funzioni primarie che spettano a qualsiasi Sindacato, per la tutela dei diritti dei propri iscritti anche alle OO.SS. non rappresentative. In particolare – sottolinea il segretario generale della Federdistat e F.C. Cisal – la decisione afferma il diritto all’informazione diretta e tempestiva, delle Circolari e altri atti normativi del Sindacato, legittimamente costituito e riconosciuto, anche se non in possesso dei requisiti di associazione rappresentativa sul piano Nazionale. Tutte le determinazioni assunte dall’Amministrazione e le procedure vanno portate a conoscenza anche di quelle non rappresentative. Si coglie altresì l’occasione per ricordare che le OO.SS. Federate o le Federazioni si configurano come soggetto Unico e Pertanto il diritto di informazione sarà completo e di competenza delle predette OO.SS. (circolare n 557/RS/01.54/0303 del 12 Febbraio 2010) i vicoli di scopo devono comunque rispettare la Costituzione. Con la presente – chiosa la nota inviata all’ Ufficio III – Relazioni Sindacali Il Capo Ufficio di Staff Dott. Silvana Lanza Bucceri, alla Commissione di garanzia del diritto di sciopero, al Ministro dell’Interno Prefetto Luciana Lamorgese, al Sottosegretario di Stato per l’Interno Onorevole Carlo Sibilia, alla Direzione Centrale per la Difesa Civile e le Politiche di Protezione Civile Vice Capo Dipartimento Prefetto Antonella Scolamiero – si formalizza contestualmente l’interruzione dei rapporti sindacali con il Dirigente e si chiede la formale attivazione, nei tempi di legge della preventiva procedura di raffreddamento e conciliazione. Inoltre – conclude Barone nella sua missiva – si comunica che nel caso in cui le procedure di conciliazione avessero esito negativo questa organizzazione sindacale intende attivare tutte le forme di lotta necessarie per modificare l’attuale stato compreso la proclamazione dello sciopero con modalità che verranno di volta definite e comunicate, non escluso lo sciopero nazionale della categoria”.