”Il nostro giudizio sul Piano Strutturale di Bilancio resta vincolato all’esito della prossima Manovra”

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A Palazzo Chigi l’incontro con il Governo per discutere del piano strutturale di bilancio e della prossima manovra economica


A margine del confronto tra il Governo, rappresentato dal Ministro Giorgetti, e i sindacati relativo al Piano Strutturale di Bilancio, la Cisal prende atto dei limiti imposti dalle direttive europee, non pienamente condivisibili nel momento in cui impediscono politiche economiche espansive. Secondo il Segretario Generale Francesco Cavallaro, tuttavia, “è apprezzabile che il Governo voglia mantenere invariate le politiche in atto, rendendo strutturali, in particolare, il taglio del cuneo contributivo e l’alleggerimento dell’Irpef per i redditi medio bassi”. Nell’occasione la Cisal ha rimarcato la necessità di rafforzare sia le politiche sociali a difesa della famiglia e della genitorialità, anche attraverso l’introduzione del quoziente familiare, che quelle di defiscalizzazione delle varie forme di salario accessorio, al cui riguardo ha proposto di contrattualizzare i fringe benefits. Si è sottolineata, altresì, l’esigenza di reperire risorse aggiuntive per alcuni ambiti del pubblico impiego ed in particolare per la Scuola, viste le particolari criticità che affliggono questo settore, fondamentale per il futuro del Paese. Riguardo al fisco, oltre a richiamare il tema dell’evasione fiscale, Cavallaro sottolinea l’esigenza di una riforma, certamente non facile da perseguire, che consenta di affrontare la questione degli extraprofitti e i problemi rappresentati dall’elusione sui profitti dei grandi gruppi internazionali. Da ultimo il capitolo pensioni: qui le preoccupazioni della Cisal sono tutte rivolte alle generazioni future, per le quali non appare garantito un valido futuro previdenziale.