“Confidiamo che chi avrà il compito di individuare le cause dell’accaduto condivida la nostra istanza di un deciso cambio di rotta”
“In attesa che la magistratura faccia chiarezza sull’incidente avvenuto a Lodi, lungo la tratta Milano – Bologna percorsa dalla treno AV 9595 dove hanno perso la vita due macchinisti e ventisette persone sono rimaste ferite, sentiamo l’obbligo, anche etico dato il nostro ruolo, di svolgere ulteriori considerazioni e chiarire, con la massima franchezza che da sempre ci contraddistingue, che non si può continuare a morire sul posto di lavoro.
E’ incomprensibile come, nonostante i massicci investimenti previsti per l’ammodernamento e la messa in sicurezza delle linee ferroviarie, soprattutto quelle dell’alta velocità, si verifichino simili tragedie.
Fatto salvo quanto di competenza della magistratura, confidiamo che chi avrà il compito, sul piano politico e manageriale, di individuare le cause dell’accaduto, non ignori quanto successo e condivida la nostra istanza di un deciso cambio di rotta nelle scelte strategiche da adottare”.
Lo scrive in una nota la Segreteria Nazionale Faisa Cisal