Enel Gigafactory 3Sun a Catania, Cisal Federenergia: “Opportunità storica”

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Sarà la fabbrica di pannelli solari più grande d’Europa. 550 i nuovi posti di lavoro previsti


“Fortemente sensibili ai temi della transizione ecologica e dello sviluppo sostenibile non possiamo che accogliere favorevolmente l’opportunità rappresentata dal nuovo polo energetico previsto da Enel, giudicando positivamente, al netto di un certo ritardo sulla road map prevista, il fatto di voler riportare il primato tecnologico e la produzione in Europa, sfruttando le competenze sviluppate a Catania”. Così Giuseppe Coia e Giuseppe Massimo Testa di Cisal Federenergia, presenti all’evento di inaugurazione del cantiere Enel Green Power 3Sun Gigafactory per i quali “visti i risvolti economici per il territorio, la crescita e l’implementazione di nuove tecnologie, il nuovo impianto produttivo dovrà portare sviluppo e posti di lavoro in un territorio che intende riscattarsi dalla desertificazione demografica, avendo già dimostrato di saper supportare progetti tecnologici di ampio respiro. La posizione strategica del sito, in quella che fu definita l’Etna Valley, in cui coesistono aziende ad elevato contenuto tecnologico rappresenta la finitura di un progetto che sulla carta è ben strutturato.

Noi ci porremo – aggiungono Coia e Testa – come partner di questo processo e lo supporteremo affinché nel rispetto dei lavoratori, dei contratti che regolamentano i rapporti di lavoro, dei livelli e delle mansioni, si possa chiudere il cerchio tra una necessità strategica dell’intera Europa, la transizione green, lo sviluppo del territorio ed il business. Riteniamo – concludono – che raggiungere l’obiettivo sarà non semplice, richiederà energie e competenze; saremo, pertanto, attenti osservatori fornendo il nostro contributo.

La più grande fabbrica di pannelli solari d’Europa. Entro il 2024, la 3Sun gigafactory di Enel a Catania sarà la più grande fabbrica di pannelli solari in Europa e utilizzerà una tecnologia innovativa unica al mondo, grazie al  progetto Tango (Italian gigafactory), con un investimento totale di circa 600 milioni di euro, inaugurato ialla presenza della D.G. Energia della Commissione Europea, Ditte Juul Jørgensen, del Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, del Presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, del Commissario Straordinario del Comune di Catania, Prefetto Piero Mattei, del presidente di Enel, Michele Crisostomo e dell’A.D. Enel, Francesco Starace. La necessità di affrontare la transizione ecologica garantendo al tempo stesso una maggiore indipendenza energetica per il nostro Paese ha spinto Enel ad affrontare un grande investimento per la produzione di pannelli fotovoltaici tecnologicamente avanzati e fortemente competitivi in un mercato che è in crescita esponenziale e, fino ad oggi, dominato dalla Cina. 

Una nuova sfida. Il nuovo impianto di Catania rappresenta una sfida mondiale e ad esso con attenzione guardano anche gli altri paesi europei, visto che solo attraverso il fotovoltaico appare possibile ridurre i problemi di dipendenza energetica da fonti extra UE, con riduzione dei costi che andrebbero a immediato beneficio di tutti i cittadini.  Le esperienze maturate in termini di tecnologia e capacità manifatturiera a Catania, sin dal 2011 con il primo progetto 3Sun ha permesso di mettere a punto una tecnologia all’avanguardia che garantirà pannelli a più basso degrado e a migliore resa energetica rispetto a quelli attualmente sul mercato. A completare il quadro del potenziale insito nel nuovo polo industriale, la presenza dell’Innovation Solar Lab di Enel Green Power, di Passo Martino, dove si studiano applicazioni per rendere i sistemi per produrre energia da fonti rinnovabili sempre più efficienti ed efficaci.

Nuovi posti di lavoro. L’evoluzione dello stabilimento porterà benefici anche a livello occupazionale, creando nuovi posti di lavoro: è stata infatti annunciata l’apertura immediata delle selezioni per l’assunzione di 550 diplomati, che andranno a ricoprire posizioni tecnico-operative all’interno della fabbrica in ambiti come produzione, manutenzione, servizi ausiliari, qualità di prodotto ed esercizio degli impianti. Già lo scorso anno erano invece stati assunti cinquanta laureati, che saranno presto raggiunti da altri cento. La fabbrica, che già conta su 200 lavoratori, arriverà dunque a occupare circa 900 dipendenti, raggiungendo in totale mille posti di lavoro, considerato l’indotto, entro il 2024.