Cura Italia, trasporti: la Faisa Cisal chiede garanzie per i lavoratori

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Mongelli: “Dopo l’emendamento che mantiene inalterati i corrispettivi ed i contributi di servizio si pensi a chi è in prima linea”


“Il Senato approva l’emendamento al Decreto Cura Italia, e ne condividiamo la scelta di confermare inalterati i corrispettivi ed i contributi di servizio alle aziende del Trasporto Pubblico Locale ritenendo che sarebbe impensabile che la contrazione dei servizi in ottemperanza alle misure di contrasto al contagio da Covid-19 adottate dal Governo e dalle Regioni venissero fatte gravare sulle imprese”. Così il Segretario Generale della Faisa Cisal, Mauro Mongelli il quale aggiunge e rilancia che “adesso è ora di pensare ai lavoratori del comparto, al pari di altri in prima linea, che oggi sperano a giusta ragione che questa emergenza non si trasformi da sanitaria ad economica dovendo accedere a misure di sostegno al reddito che, a questo punto, tutte le aziende senza alibi dovrebbero integrare. Quanto al Governo – aggiunge Mongelli – ascolti il grido di allarme di questo settore che ordinariamente muove 5miliardi di persone ma che soccombe a tagli già previsti al Fondo Nazionale Trasporti che va evidentemente implementato. Questo risulta ancor più necessario nella fase di ripresa del servizio, proprio perché l’offerta dello stesso, dovrà tener conto del distanziamento tra le persone e sarà necessario implementarlo. E’ ovvio – conclude – che più servizio, con meno risorse, non è possibile”.