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Cave di Carrara, Cisal: “A rischio circa sessanta posti di lavoro”

Notizie dalla CISAL

La riduzione degli occupati sarà proporzionale al calo della produzione


Lo hanno dichiarato in una nota, diffusa su La Nazione Massa Carrara, Roberto Venturini e Roberto Conconi di Cisal Toscana.

I due sindacalisti scrivono: “Avevamo previsto questi eventi già 7-8 mesi orsono. Sono solo 50-60 i posti di lavoro a rischio? Questi sono quelli più evidenti perché riguardano aziende medio – grandi, ma i posti già persi nelle piccole aziende? Chi oggi alza la voce dicendo che si perdono posti di lavoro ieri era a Massa a manifestare contro le cave. Delle due l’una. O si difendono i lavoratori, sempre, oppure lo si fa per avere un po’ di attenzione”.

“Non ci sono solo 50 – 60 posti di lavoro a rischio – prosegue la nota – qualcuno il lavoro lo ha già perso oppure gli è stato ridotto l’orario o è andato in pensione ma non è stato rimpiazzato. La riduzione dei posti di lavoro sarà proporzionale al calo della produzione. Ma a pagare lo scotto della chiusura delle cave saranno anche i lavoratori dei laboratori e quelli che lavorano nel commercio del marmo, che sono molti”.

Venturini e Conconi concludono: “Oggi siamo a una proposta di legge nazionale e se non dovesse bastare ci rivolgeremo al Parlamento Europeo. La nostra unica preoccupazione va a quei lavoratori che hanno perso il posto o che sono a rischio, perché non è finita”.