“Buon lavoro al nuovo governo, dare risposte agli italiani fiaccati da anni di pandemia e rincari”

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L’augurio al nuovo esecutivo rivolto dal Segretario generale, Francesco Cavallaro, che punta i riflettori sulle emergenze


Nel rivolgere i migliori auguri di buon lavoro al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al nuovo esecutivo, è nostra responsabilità sottolineare le gravi emergenze e le grandi sfide che tutti insieme dovremo affrontare con organizzazione e condivisione. 

L’Italia è in un periodo storico preoccupante. Sono aumentate e continuano ad aumentare le diseguaglianze sociali, economiche e territoriali. Milioni di famiglie sono costrette a scegliere se pagare le bollette o fare la spesa. Le imprese sono in forte crisi e le filiere di produzione sono ferme, a causa degli aumenti delle materie prime e del caro energia. Ecco, in una situazione così allarmante, dove il rischio abnorme ricade sulla produzione e sull’occupazione, senza un rafforzamento ed un ampliamento di interventi concreti ed immediati, i pericoli dietro l’angolo potrebbero chiamarsi cassa integrazione, licenziamenti e mancati rinnovi. Dunque occorrono, senza indugio, interventi che mettano più soldi in tasca a famiglie, lavoratori e pensionati e che supportino le imprese in questo momento difficilissimo. Se non vogliamo ritrovarci in un lockdown economico. Facciamo attenzione a non tralasciare i giovani. Perché è necessario evitare la fuga all’estero delle nuove generazioni. Dare un futuro ai nostri ragazzi significa dare un futuro all’Italia.  Creare le condizioni per aiutare l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro, agendo anche sul sistema previdenziale, ci auguriamo che sia in cima alle priorità del nuovo Governo. Come una priorità deve anche essere la sicurezza sul lavoro. Lavorare non può significare mettere e rischio la propria vita. È inaccettabile. Servono interventi urgenti e mirati. Servono più controlli. Serve investire di più in formazione e prevenzione. Perché la sicurezza non è un costo ma un investimento.

Non da ultimo, le pensioni. Il sistema previdenziale italiano ha bisogno di una vera e propria riforma dell’attuale quadro normativo profondamente inadeguato, figlio, nei propri aspetti deteriori, delle riforme Dini e Fornero. In conclusione, appare evidente come un contesto come quello attuale richieda la responsabilità e la partecipazione di ognuna delle parti in causa. Per questo motivo chiediamo al nuovo esecutivo  di dare seguito a quel “non intendiamo fare da soli” pronunciato dal neo Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Perché, ora più che mai, il confronto con tutte le parti sociali è imprescindibile. Ed è fondamentale un dialogo che sia concreto e non di cortesia. La nostra valutazione sul nuovo Governo riguarderà esclusivamente la sua capacità di dare risposte. Risposte agli Italiani, fiaccati da anni di pandemia e rincari.

Il Segretario generale della Cisal, Francesco Cavallaro