cisal palazzo madama su revidenza

Al Senato le proposte della Cisal per una vera riforma delle pensioni

Comunicati stampa, Primo piano

Nella “Sala Caduti Nassirya”, a Palazzo Madama, analizzate le incongruenze del calcolo contributivo


Un nuovo modello pensionistico che possa restituire serenità ai lavoratori, che dia flessibilità in uscita e definisca una volta per tutte la differenza tra assistenza e previdenza. Nella “Sala Caduti Nassirya” a Palazzo Madama le proposte della Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori per una vera riforma del sistema previdenziale.

Nel corso dell’incontro, aperto dal Segretario Generale Cisal Francesco Cavallaro, al quale sono seguiti l’intervento del Segretario Confederale Cisal Davide Velardi e la relazione del Consigliere Nazionale Cisal Prof. Lucio Casalino, la sigla sindacale ha ribadito le proprie posizioni, tra l’altro, recentemente esposte nel corso dei tavoli convocati dal Ministero del Lavoro.

Al centro dell’appuntamento, a cui hanno preso parte gli onorevoli Senatori Silvia Vono (ItaliaViva), Dario Damiani e Nazario Pagano di Forza Italia ed il Deputato del Movimento 5 Stelle Riccardo Tucci, le contraddizioni e le conseguenze insite nelle riforme “Dini” e Fornero” in relazione agli effetti del calcolo contributivo, ulteriormente amplificati da palesi incongruenze derivanti dai parametri adottati per la definizione dell’aspettativa di vita, fondamentale per determinare la prestazione pensionistica spettante.

I dati prodotti dal Centro Studi Cisal, approfonditi nel corso del confronto, hanno evidenziato una uniformità di trattamento che non è coincidente con le reali aspettative di vita del variegato mondo dei singoli lavoratori risultando, numeri alla mano, iniquo.

Una “fotografia” di cui già si avvertono i pesanti effetti, destinati ad aggravarsi ulteriormente sui cittadini con il passare del tempo, sulla quale la Cisal considera prioritario un intervento.