A Rimini il Consiglio Nazionale della Failp Cisal

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Evidenziate le criticità aziendali all’interno del gruppo Poste Italiane. De Candiziis: “Meno precariato, più assunzioni”. Presente il Segretario Generale della Cisal Francesco Cavallaro


Inaccettabili ritardi nell’attuazione delle politiche attive del lavoro necessarie ad arginare le forti uscite di personale per esodi e pensionamenti da tutti i settori produttivi del front-end aziendale, forte preoccupazione per la tenuta della divisione PCL in considerazione di una gestione deficitaria e fallimentare che mette a rischio il futuro della divisione stessa e di migliaia di posti di lavoro e progressivo deterioramento delle relazioni industriali a livello territoriale, che svilisce sensibilmente l’efficacia dell’azione sindacale sul territorio. Questi i principali punti al centro del consiglio Nazionale della Failp Cisal celebrato in presenza a Rimini dal 22 al 24 novembre.

“I lavoratori di Poste Italiane che fin dall’inizio della pandemia hanno garantito la continuità del servizio offrendo un contributo decisivo a tenere unito il Paese – ha sottolineato nella sua relazione il Segretario Generale, Walter De Candiziis – non hanno ricevuto alcun riconoscimento formale come invece è avvenuto per altre categorie né da parte aziendale né da parte delle autorità di Governo, ed oggi – ha continuato – a fronte di una notevole uscita di personale, per effetto di esodi e di pensionamenti, l’azienda, muovendosi peraltro secondo logiche di maggior profitto, privilegia il precariato rispetto alle assunzioni a tempo indeterminato.”

Al Consiglio Nazionale della Failp Cisal presente il Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro, che nel suo intervento di saluto ha arricchito il dibattito ribadendo le posizioni della Confederazione, nel confronto aperto con il Governo, che puntano ad un alleggerimento della pressione fiscale in favore dei lavoratori dipendenti e pensionati, i più penalizzati dall’attuale situazione di crisi, ed all’adozione dell’istituto del salario minimo.