Scuola, contratto: dopo l’ok della Corte dei Conti, firmato definitivamente il rinnovo all’Aran

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Pacifico (Anief Cisal): “Ora altre risorse per allineare l’indennità di vacanza all’inflazione


Oggi pomeriggio all’Aran i sindacati rappresentativi e le confederazioni del comparto istruzione e ricerca hanno sottoscritto definitivamente la parte economica del contratto collettivo nazionale di lavoro già definita lo scorso 11 novembre che coinvolge circa un milione e mezzo di dipendenti del comparto: gli arretrati e gli aumenti in busta paga, che andranno ad incidere sulla parte fissa tabellare e sul salario accessorio (retribuzione professionale docenti e contributo individuale accessorio ata), arriveranno in questo modo prima di Natale.

L’accordo, che arriva dopo il via libera della Corte dei Conti, riguarda il triennio 2019/2021: a fronte dell’1,7% del tasso di inflazione programmata e dell’indennità di vacanza contrattuale erogata, si assegneranno arretrati per 2.400 euro e aumenti di 120 euro medi, con un incremento del 4,2%. Recuperati, perta to 2,5 punti rispetto a quanto perso nel precedente contratto quando a fronte di un’inflazione registrata nel decennio di blocco contrattuale dell’11% si era recuperato il 3,48%.

Nelle prossime ore l’Aran trasmetterà il testo agli organi competenti per permettere il pagamento delle spettanze, arretrati e aumenti, entro Natale.

Marcello Pacifico, segretario confederale Cisal e presidente nazionale Anief, firmatario in Aran, spiega che quello di oggi “è un accordo ponte, da noi chiesto già ad inizio estate, in attesa della sottoscrizione delle altre parti del contratto relative ad altri aspetti economici, come l’ordinamento professionale Ata, oltre che giuridici, che giunge dopo lo stanziamento di ulteriori 500 milioni per il salario accessorio del personale docente e Ata (100 milioni per RDP e CIA a partire dal 2022, 100 milioni una tantum per il 2022, più 300 milioni per valorizzare il personale docente cui si aggiungono altri 150 milioni nell’ultimo disegno di legge di bilancio)”.

“Ora tocca al Governo – prosegue Pacifico – stanziare altri 5 miliardi per allineare l’indennità di vacanza contrattuale in attesa di trovare le risorse per il nuovo accordo per il triennio 2022/2024 rispetto al tasso di inflazione previsto per il 2022/2023, oltre che garantire da subito ulteriori aumenti a gennaio automatici di 150 euro a dispetto dei 30 euro stanziati con assegno una tantum nella manovra 2023”.

Anief ricorda che a questo scopo ha chiesto e ottenuto la presentazione di diversi emendamenti al decreto legge Aiuti quater e al disegno di legge di bilancio 2023, con il fine di rimettere alla contrattazione le risorse per la valorizzazione professionale del personale docente e per finanziare la riforma dell’ordinamento professionale del personale Ata e la valorizzazione dei Dsga. Con la sottoscrizione del Ccnl 2019-21 cade anche l’ultimo ostacolo al pieno esercizio della rappresentatività di Anief Cisal, che da domani potrà così nominare propri rappresentanti (TAS) in ogni sede di lavoro per la contrattazione integrativa di istituto, ateneo, enti di ricerca, accademie e conservatori e partecipare alla contrattazione integrativa nazionale e regionale. “Grazie a chi ci ha sostenuto, è solo l’inizio”, chiosa Pacifico.